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Flora, fauna e risorse naturali di Tahiti

Il patrimonio è composto da flora, fauna e risorse naturali di Tahiti, è ricco e vario ma molte delle sue specie rischiano di scomparire. Scopri di più a riguardo in questo post.

Eredità naturale

Tahiti ha almeno 495 specie di piante, di cui 224 endemiche, contribuendo così alla diversità vegetale dell’arcipelago polinesiano, che conta 959 specie.

Tuttavia, questa abbondanza è stata diminuita dall’inquinamento, dall’urbanizzazione, dallo sfruttamento delle risorse ittiche e dall’introduzione di specie invasive. In particolare la Miconia calvescens, introdotta nell’isola nel 1937 e rapidamente diffusa minacciando il resto.

Nel 2000 è stato delimitato e dichiarato il Parco Naturale Te Fa’aiti con lo scopo di promuovere la conservazione degli ecosistemi, nonché del patrimonio culturale, archeologico e storico della valle.

Alcuni dei luoghi più importanti di Tahiti appartengono a questo parco, tra cui: Punta Venere e le spiagge di sabbia nera; i Lavatubes; il Foro del soffiatore; Lago Vaihiria; la cascata della valle di Fautaua; gli scivoli naturali di Fautaua e Maroto.

Per quanto riguarda il patrimonio archeologico di Tahiti, vale la pena ricordare che è costituito da tracce di civiltà pre-europea, tra cui il Marae Ta¡ata, restaurato nel 1973, come nel 1954 il marae de ‘Ārahurahu che era un luogo di culto, Mahaiatea, ahinue e il marae di Anapua.

Tahiti è un paradiso che vale la pena visitare ma consigliamo sempre ai nostri lettori che se vengono in questo posto durante le loro vacanze, provino a lasciarlo nello stesso modo in cui l’hanno trovato. Per questo è fondamentale rispettare la fauna e la flora, oltre a seguire le indicazioni delle guide o dei locali, per noi è una visita, ma per loro è la loro casa, siamo responsabili.

Flora di Tahiti

La vegetazione di questa parte della Polinesia francese corrisponde principalmente alla foresta tropicale. Il suo suolo è molto fertile per la sua origine volvanica e l’ambiente caldo e umido favorisce la crescita di specie autoctone.

Tra questi si possono evidenziare alberi come il cocco, il frutipan, la casuarina, il banano, la ceiba, il banyan, l’ilañilán, il castagno del Pacifico, il fiammeggiante e il pino caraibico, mentre gli arbusti più rappresentativi sono il tiarè, l’ibisco, la plumeria, la bouganville, la gardenia, il gelsomino e l’oleandro.

Durante le migrazioni sono state introdotte a Tahiti alcune specie vegetali che oggi sono conosciute come tradizionali e che hanno proprietà commestibili, tessili e medicinali davvero utili per gli abitanti dell’isola.

A Tahiti esiste una vasta produzione di frutta destinata al commercio, tra cui spicca la produzione di mango, papaia, avocado, pompelmi, ananas, arance, noci di cocco, banane, taro e igname.

Curiosamente, nelle vicinanze del mercato di Papeete, le madri artigiane realizzano corone di fiori che vengono utilizzate dai polinesiani in eventi speciali come i matrimoni.

Tahiti fauna selvatica

Essendo Tahiti un’isola lontana dai grandi continenti, la fauna terrestre è relativamente scarsa.

Durante le migrazioni venivano trasferiti alcuni animali come maiali e cani, mentre gli europei portavano con sé mucche, cavalli e topi. D’altra parte, ci sono 7 specie di lucertole e gechi conosciuti come gechi.

Per quanto riguarda gli uccelli, Tahiti ne conta 120, mentre la fauna marina è abbondante, con almeno 800 specie tra pesci tropicali, lagunari e pelagici.

Le barriere coralline che abbondano su queste coste sono rifugi e forniscono cibo alle specie più deboli. Tra questi spiccano i granchi di terra e di mare, le aragoste, le cicale di mare e i caprioli che sono comunemente consumati dalla gente del posto e dai turisti.

Sull’isola di Fakarava esiste un’area protetta dedicata alla conservazione di balene e delfini, è stata riconosciuta dall’UNESCO ed è considerata un santuario per i mammiferi marini. Infatti, qualsiasi approccio a questi animali che fanno vita nel luogo richiede la presentazione di un’autorizzazione certificata dalle autorità ambientali competenti.